lunedì 24 febbraio 2014

The Creamynals e quello che gli uomini non dicono alle donne

Grazie a una cara amica ho avuto l’occasione di conoscere Mirco e il mio primo pensiero è stato quello di aver trovato il mio alter ego maschile :-) Mirco è un uomo giovane, bello, creativo, intraprendente (uguale a me, no? ;-) ) che vive a New York e ha scritto un romanzo che ho visto un po’ come un “Sex and the city” dal punto di vista degli uomini. Come me gli piace interrogarsi e raccontare di sesso, con tutte le sue dinamiche e implicazioni, sia attraverso la narrazione di episodi che attraverso l’osservazione di cosa passa veramente nella testa degli uomini. Riporto qui un breve estratto del suo libro, alcune righe che mi hanno fatto riflettere e chissà se faranno lo stesso effetto anche a voi ;-) “Eppure nonostante questa nascosta ammirazione per chi sembrava ‘avercela fatta’ a trovare un sano equilibrio, ognuno dei presenti finiva spesso per raccontare il resoconto dell’ultimo appuntamento, parlare di fighe o distribuire perle di ignoranza maschile.
Quella mattina eravamo in 8, tutti uomini, c’era anche Tonino, solo senza Angela perché era tornata in Italia per un paio di settimane. Otto uomini con un’età  che andava dai 29 ai 45, otto uomini da diverse parti d’Italia, chi dal Friuli, chi dal Veneto, dalla Romagna, da Roma e da Catania, otto uomini con storie diverse e con ragioni diverse per essere arrivati a New York.
Ogni volta che un nuovo membro si aggiungeva, era prassi che presto o tardi raccontasse le sue motivazioni per essere in questa città  per eterni Peter Pan.
Quasi tutti eravamo reduci da negative esperienze lavorative nel bel paese.
Mi rendevo conto che per quanto sembravamo tutti felici e un po’ «spacconi» nel raccontarci l’un l’altro delle nostre ultime storie, eravamo un po’ tutti persone a cui mancava qualcosa.
Nel tempo scoprii come ognuno in modi e situazioni diverse, aveva chiuso storie di lunga durata, spesso con persone che ci avevano profondamente segnato il cuore e la vita anche se non lo ammettevamo.
C’era chi aveva convissuto, chi era partito per un viaggio in giro per il mondo con la propria ragazza, chi aveva una normale e regolare vita di provincia.
C’era anche chi come Marco venne a New York anticipando la fidanzata di qualche mese, per poi lasciarsi inebriare dal luccichio (e dalla figa) della città  decidendo così di interrompere una storia di ben 8 anni.”


A me ha colpito molto quel “per quanto sembravamo tutti felici e un po’ «spacconi» nel raccontarci l’un l’altro delle nostre ultime storie, eravamo un po’ tutti persone a cui mancava qualcosa”. Molto spesso, come ho già accennato in passato, è solo l’atteggiamento ad essere diverso, ma in fondo uomini e donne si rapportano allo stesso modo verso le loro avventure di sesso, di amore e di passione. A volte tra amiche siamo più portate a confrontarci sulle nostre debolezze (che spesso chiamiamo sfighe ;-) ), mentre gli uomini, soprattutto se in gruppo, tendono a fare i gradassi, ma sotto sotto siamo molto più simili di quanto non possa sembrare in apparenza. Molti uomini hanno le nostre stesse insicurezze e timori, ma per difendersi giocano a fare i grandi conquistatori senza sentimenti. In pratica alla fine… siamo tutti sulla stessa barca! ;-) Leggi anche Donne che parlano di uomini e Quello che le donne non dicono

Immagine tratta dal film "Piccole bugie tra amici"


7 commenti:

  1. inizio col dire che io ho la fortuna di conoscere Mirco di persona .... ;) e quindi confermo la descrizione di Ginevra, uomini così se ne incontrano pochi, uomini che hanno il coraggio di esprimere le loro insicurezze , i loro dubbi ma anche i loro desideri ;)
    ho anche avuto la fortuna di leggere il libro che ho divorato, una volta allegato, anche se avevo seguito la sua "nascita" leggendo capitolo dopo capitolo fremendo dalla curiosità di leegre il successivo. il libro è una testimonianza sul fatto ch anche gli uomini hanno debolezzem anche gli uomini sono "umani" e che, che nessuno si offenda, gli uomini hanno tempi di ripresa mooolto più lunghi di una donna, nel senso che loro a volte non si riprendono neanche più , e a volte prima di avere il coraggio di "ricominciare" spargono vittime a manciate come il granturco ai piccioni, e che nel frattempo "recitano" la parte dei grandi uomini..... ma poi... nella solitudine della notte ...a casa... anche loro soffrono...
    W GLI UOMINI VERI!!!!!
    Mara

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  2. il problema è se li incontri nel periodo in cui "spargono vittime a manciate come il granturco ai piccioni" ;-) :D

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  3. purtroppo per me non è una problema ma più che altro una consuetudine... però miracolosamente guariscono e si riprendono (con un altra logico) nel mentre.... ahahahahaha
    Mara

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  4. ahahahahhahhahhah sei troppo altruista! Li rimetti in forma per intraprendere una nuova storia! :D

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  5. ahahaha!!! Che donna fortunata sono!!!
    Mara

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  6. Penso che ognuno di noi sia fatto un po' di donna è un po' di uomo.
    Le persone dell'altro sesso che sentiamo essere vicine, nell'esprimere i sentimenti, le sensazioni, le avventure sessuali, ecc. A volte sono solo persone un po' più complete ( con un giusto equilibrio tra parte maschile e femminile) che hanno imparato a non nasconderle e sanno attingere ad ognuna di esse in modo naturale. Con la consapevolezza che non esiste migliore o peggiore, solo diverso, difficile da capire magari ma pur sempre istruttivo.
    Max

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  7. Verissimo :-) Imparare non solo ad accettare ma addirittura a far tesoro di entrambi questi nostri aspetti può sicuramente aiutarci a vivere in modo più completo la nostra personalità e le nostre potenzialità.

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